venerdì 29 ottobre 2010

Ho letto un'intervista a Francis Bacon




"Farfalle o teschi, fiori o carcasse di animali. Non credo ci sia tanta differenza."
Alla domanda sul perchè sceglieva soggetti truci e non dipingeva fiori, Bacon rispose: "c'è la stessa fragile mortalità nei temi brutali e nei dipinti di natura"

E aggiungo una dedica omaggio: Agli studi su Bacon di Piero, con un grande abbraccio.

"L'intensità delle tele di Francis Bacon mi commuove profondamente. Reagisco positivamente. Entro in empatia. La sua sofferenza comunica. La definizione della bellezza è una sorta di intimità nel visivo. Sento quel che sente Bacon, anche se le sue emozioni non sono le mie.
La realtà fisica delle sue opere è trasformata e trascesa. Il suo spazio non obbedisce alle leggi della prospettiva. Guardare i suoi quadri mi rende viva. Lo voglio condividere. E' quasi come essere innamorati..."
Louise Bourgeois

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