venerdì 8 giugno 2012

20134Lambrate_Claire Mc Cardell_ 3°parte


Così attuale che gli archivisti dei suoi bozzetti oggi non sempre riescono a datarli

Il suo grande talento non si esaurisce. Si inventa il primo wrap dress, i top a tubo senza spalline, le maglie in jersey con il cappuccio perché sciando sente che le sue orecchie si ghiacciano, et voilà ecco nato un capo must del casualwear.
Stanca dei troppi bauli e valigie per le vacanze progetta la prima linea sportiva coordinata. La sua diventa una produzione di massa per tutte le americane, ma non dimentichiamoci però che tra le sue grandi estimatrici troviamo nomi come Diana Vreeland, Joan Crawford e la fashion editor di Life, Sally Kirkland che ne percepiscono il genio rivoluzionario.
Valerie Steele, curatrice del Fashion Institute of Technology afferma: con Claire Mc Cardell la moda si è mantenuta al passo con tanti cambiamenti: il jazz, il realismo, l'emancipazione femminile delle donne durante la guerra e l'ottimismo del dopoguerra. 

                            
 Va considerata come la fondatrice della moda democratica americana."
I suoi leggins di lana, i parka, le zip, i top con il cappuccio li indossiamo ancora oggi.
Purtroppo il destino non è magnanimo con lei. Nel '57 le diagnosticano un cancro. Ha sei mesi di vita. Per dare un tocco speciale alla sua ultima sfilata si fa dimettere dall'ospedale e si presenta nel backstage del Pierre Hotel prima del suo show. 
Il pubblico che sa le tributa una commuovente standing ovation.
Muore dopo poco. Ma il suo stile resta perché come diceva lei:

"La buona moda si guadagna sempre un diritto alla sopravvivenza".


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